È ufficialmente in vigore l’obbligo di Codice Identificativo Unico (CIN) per tutte le strutture ricettive, comprese case vacanza, bed and breakfast, agriturismi e immobili destinati ad affitti brevi. Il CIN, valido su tutto il territorio nazionale, deve essere esposto all’esterno della struttura e riportato negli annunci pubblicitari, sia offline che online. In caso di mancata conformità, sono previste sanzioni che variano da 500 a 10.000 euro.
Chi deve richiedere il CIN?
L’obbligo riguarda tutti i gestori di strutture alberghiere ed extra-alberghiere, compresi gli affitti brevi e le locazioni turistiche. Anche gli agriturismi devono adeguarsi alla normativa.
Come ottenere il CIN
Per ottenere il codice identificativo è necessario accedere alla Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR) tramite il portale ufficiale del Ministero del Turismo (bdsr.ministeroturismo.gov.it), utilizzando le proprie credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE).
Le strutture già attive risultano censite e il gestore può recuperare il CIN inserendo il proprio codice fiscale. In caso di mancata registrazione dell’alloggio, è disponibile una procedura per segnalare la struttura e richiedere l’inserimento nel database.
Perché è obbligatorio il CIN?
Il CIN certifica che l’immobile rispetta le normative in materia di locazioni turistiche, comprese le disposizioni sulla sicurezza, soprattutto per gli immobili gestiti in maniera professionale. Il Ministero del Turismo mette a disposizione informazioni dettagliate, FAQ e un servizio di assistenza per chiarimenti:
📞 Numero di contatto: 06/164169910 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18)
📧 Email: info.bdsr@ministeroturismo.gov.it – urp@ministeroturismo.gov.it
Le sanzioni per chi non rispetta la normativa
Ecco le principali sanzioni previste per i trasgressori:
- Mancata richiesta del CIN: multa da 800 a 8.000 euro
- Omessa esposizione del CIN: sanzione da 500 a 5.000 euro
- Mancato rispetto dei requisiti di sicurezza: multa tra 600 e 6.000 euro
- Gestione di oltre quattro immobili senza SCIA: sanzione tra 2.000 e 10.000 euro
Per evitare sanzioni e garantire la conformità alla normativa vigente, i proprietari e i gestori di strutture ricettive devono procedere tempestivamente con la registrazione alla BDSR e l’acquisizione del CIN.
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